"Non bisogna aver paura di niente nella vita. Bisogna solo comprenderlo"
- Group
- •SheRei• Fan
- Posts
- 3,127
- Reputation
- +94
- Status
- Offline
|
|
Questa è una Fanfiction che mi era rimasta in testa per troppo tempo. Perciò è giusto il momento che liberi questo mio racconto...
Oggi è stata una giornata da dimenticare. Per la prima volta ho preso un brutto voto. Non che fossi una grande cima però un voto così non credo di meritarlo. Visto anche l'argomento trattato. Mi alzai dalla scrivania ancora guardando scocciata il compito. Uscì dalla mia stanza in tutta fretta per chiarire con il professore "uffa quel F mi rovinerà la media" confabulavo tra me e me. Entrai in aula con sguardo basso appena alzai la testa,incrociai il professore di lettere che mi guardava incuriosito. "Professore posso chiederle come mai nel tema mi ha dato un F?" Il professore mi rispose calmo "vedi Rein, non credo tu abbia capito bene l'argomento". Lo guardai ammareggiata " il mio tema era molto personale ci ho messo tutta me stessa. "Non era abbastanza Rein, io volevo che vi apriste in qualcosa di più profondo. Descrivere l'amore riconosco che non è semplice. Però Rein permettimi di dirti che il tuo tema era troppo "fantasioso" una principessa dovrebbe saper distinguere la realtà dall'immaginazione. A quelle parole mi senti ferita nell'orgoglio. "E come lo recupero?" Il professore ci pensò un attimo prima di rispondere " magari potresti ripassare l'argomento con l'aiuto di uno studente. Ti consiglio Shade che ha affrontato brillantemente il compito. Forse lui potrà aiutarti a capire meglio l'argomento. Restai per un attimo stupita quando pronunciò il suo nome. "Shade" non può essere. Avrei gradito meglio se avesse fatto il nome del principe Bright o di "Mirlo o Lione" ma figuriamoci Shade. Solo il pensiero era troppo. "È ridicolo tutto questo il nome più improbabile di tutti. Ringraziai il professore e stringetti il compito sul mio petto. Andando per il corridoio mi imbattei nel principe Bright. Com'era bello con la sua divisa dell'Accademia porpora e il suo portamento da vero principe. "Rein che sorpresa trovarti qui" mi disse felice di vedermi. "Principe Bright" lo guardai con occhi a cuoricino. Lui di rimando mi fece un largo sorriso. "com'è andato il tuo compito?" Era una domanda talmente scomoda che rovinò il momento. "D.direi che è andata bene" sorrisi imbarazzata e scappai via per non affrontarlo ulteriormente se c'è una cosa che odio è mentire a maggior ragione in sua presenza . Mi Battei con leggeri pugni la testa. L'idea che il Principe Bright pensasse male di me era veramente scomodo. Ma perché faccio queste figuracce davanti a lui. Mi sentí davvero una scema senza un minimo di autocontrollo. "Rein!" Ecco Fine che mi saluta, dietro di lei a venirmi incontro c'era Shade. Anche lui vestito da accademia con le mani sulle tasche dell'uniforme il suo portamento non era certo "principesco" come Bright ma come sempre distaccato. "Ti hanno consegnato il compito?" Shade è stato il primo della classe perfino il professore si è congratulato con lui. "Ma davvero?" Cercai di avere un atteggiamento stupito "anche a me è andato bene ho preso una b piena" disse con entusiasmo Fine. "io veramente... " Ammetti dispiaciuta "Non è andato bene" detto questo abbassai la testa " dovrò recuperare" dissi con tono basso quasi impercettibile. Guardai Shade di sfuggita che non ricambiò lo sguardo e con una scusa andai via sapevo che non era questo il momento di fargli la proposta. Aspetterò che sia da solo, magari quando è fuori in giardino a curare le piante dell'Accademia sapevo del suo interesse per la botanica. Il momento giusto arrivò nel tardo pomeriggio. Mi feci coraggio e gli andai incontro a parlare era in ginocchio in tenuta da giardinaggio con un grembiule giallo. "Shade ti posso chiedere un favore?" Si alzò appena gli rivolsi la parola " stavo potando le piante, ma dimmi pure" rispose frettolosamente e cercai di trovare le parole giuste. " Ho bisogno di aiuto per il compito e mi hanno detto di chiedere a te" lo sguardo di Shade cambiò d'improvviso. "Mi potresti dare una mano? Se non recupero mi rovinerà la media" Shade restò a rifletterci su " e va bene se vuoi ti darò una mano come posso" rispose lui calmo. "grazie infinite" risposi entusiasta. "quando iniziamo?" Domandai impaziente.
"Quando vuoi" ero felice e anche curiosa di metterlo alla prova. "Per iniziare vorrei vedere il tuo compito" incominciò a dire lui. "Il mio compito? Ma è personale non voglio che tu lo legga." Risposi frettolosamente. "Non posso aiutarti se non lo leggo" con riluttanza glielo passai per mano. Lo lesse concentrato, ci mise un po' a leggerlo tutto. La sua pazienza era ammirevole pensavo che dopo un po' ci avrebbe rinunciato ma non fu così. Era come assopito. "Pare che dovremmo lavorarci su" disse finendo di leggere le ultime righe. "C'è molto da fare". Mi piaceva il suo modo calmo di affrontare la situazione. Al contrario di me che se una cosa non andava come la volevo mi agitavo. " Iniziamo... Vedi queste piantine hanno bisogno di acqua per crescere. Nella giusta quantità. Se verso troppa acqua morirebbero" Lo ascoltai incuriosita ma non capivo perché mi facesse questo discorso. "Ora prova" mi passò l' annaffiatoio e versai un poco di acqua. Ma mi distrai facendone cadere troppa. Mi scusai con Shade. "Non è niente è solo acqua" si puli il grembiule. "Mi è capitato di peggio" ripensò all'episodio con Fine e gli venne di colpo male al piede al solo pensiero."non sono molto pratica scusami". Mi ero un poco avvicinata.Shade lo notò e si allontanò. "Volevo vedere come te la cavi" rispose tranquillo. "Accudire le piante è un compito difficile, devi assicurarti che abbiano tutto il necessario". riprovai questa volta ero decisa a non commettere pasticci. "stai migliorando" face un leggero sorriso. C'erano piante e fiori di ogni tipo. "Chissà se il principe Bright mi regalerà mai dei fiori" sognavo ad occhi aperti il momento. "Rein..." Mi sentivo chiamare "eh? Hai detto qualcosa?" Trovai gli occhioni di Shade a fissarmi. "Guardavi da un altra parte, meglio fermarci qui" si alzò di scatto. "Ti aspetterò domani" Feci cenno di si con il capo. Era tutto così imprevedibile e insolito che misi in dubbio la riuscita del compito.
Il secondo giorno arrivò ero impaziente di sapere quali sorprese mi avrebbe riservato oggi. Devo dire che passare del tempo con lui mi fa sentire calma anche troppo, al contrario di Bright che mi fa sempre agitare. Arrivai nel giardino c'era Shade ad accogliermi "ti ho preso una piantina ora dovrai prendertene cura" Guardai la piantina " Shade in cosa consisterebbe questo con il compito?" Shade sembrava non affatto sorpreso della domanda "è un esperimento" si fece più misterioso. Questo suo lato è sempre stato un enigma per me. "Non devo recuperare il pollice verde" dissi sarcastica. Lui mi guardò "sapresti fare crescere una pianta?". Mi domandò così improvvisamente che mi fece trasalire. "Ti dirò di più... Non a caso mi dedico al giardinaggio voglio studiare il più possibile sulle piante per aiutare mia madre. Diventare un bravo medico. Curare più persone possibili. È questo il mio scopo. Vedo nelle piante una speranza. "Anche questa rosa potrebbe appassire da un momento all'altro, io faccio in modo che la sua bellezza venga preservata nel tempo. "Ma prima o poi appassirà e non potrai fare niente" risposi malinconica vedendo che l'argomento lo stava toccando nel profondo. Shade aveva uno sguardo quasi assorto "è inevitabile ma sapere che non posso fare niente per evitarlo è ancora più difficile" per la prima volta capì cosa provava ero stata un ingenua a pensare che era una perdita di tempo condividere del tempo con lui. Gli presi la mano "Shade tua madre starà meglio. Vidi i suoi occhi erano lucidi sul punto di piangere. " Credo di avere capito l'amore che vuoi esprimere" dissi tranquillamente. "Cerca di capirmi" non capì perché mi disse questo ma i suoi occhi erano colmi di tristezza. "Ci proverò". Shade mi guardò con un sorriso tenero.
"mi dispiace avere dubitato di te, capisco di averti giudicato troppo presto e ti sei aperto con me"
Shade era molto schivo su i suoi sentimenti. "non è solo questo. Ti porto in biblioteca vorrei farti leggere quello che ho scritto" andammo in biblioteca dell'accademia sulla scrivania fece cenno di accomodarmi di fronte a lui. "Questo è il mio tema" me lo passò. Cominciai a leggerlo.
L'amore una parola che ha molteplici significati. L'amore per la famiglia, l'amore per la botanica e l'amore quello che si prova per una persona specifica. È difficile per me esprimermi e dare un giudizio sull'amore. Non ho mai cercato di apprenderlo affondo. Quello che sto facendo ora e lo stesso che feci ai tempi volevo solo trovare una cura per mia madre. La cercavo nel potere di prominence. In quel periodo fui attirato da qualcosa una ragazza che si cacciava sempre nei guai che racchiudeva il potere di prominence un potere immenso che avrebbe aiutato le condizioni cagionevoli di mia madre. Cominciai a pedinarla da prima per ottenere informazioni e poi perché non riuscivo a tenermi alla larga. Non sono molto bravo a esprimere i sentimenti e lei sembrava non badarci e perciò ho lasciato perdere. Ma tuttora il pensiero mi tormenta perché vorrei poter dimenticare quei momenti. Sono stati intensi e non avrei mai creduto potessero essere così significativi. Fa male quel senso di rassegnazione ormai si fa più pressante. Cerco un modo per uscirne ma è più facile a dirsi che a farsi... Ora che mi sono iscritto nell'accademia posso concentrarmi negli studi. Già da un po' di tempo che apprezzo la compagnia e non mi isolo più. Evidentemente sembra che il passato sia solo un ombra di me stesso. "Shade" forse mi chiamo così per questo.
Leggendo questo scritto mi chiedo a chi si riferisse. È stato veramente straziante leggere quelle cose il suo disagio interiore. Lui che è così calmo e tranquillo.Non lo credevo possibile che racchiudesse tutte queste emozioni. Perché poi mi sentivo così vicina a lui, lo volevo rassicurare " Shade ..." Cercai di avvicinarmi.
"Prenditi il tuo tempo se hai appreso il significato" si alzò dalla scrivania con sguardo basso. Feci cennò di si con il capo. Shade si allontanò evidentemente come me anche il suo racconto era molto personale. Mi sentivo di nuovo una stupida. Anche perché il suo tema in confronto al mio era pieno di sentimento. Ero convinta di essermi aperta quando scrivevo per il primo tema e non avevo fatto conto del fatto che la mia "concretezza" era solo un illusione data dalla mia mente. Shade in confronto sembrava sapere molto bene il distinguo e speravo che potesse darmi una dimostrazione in più.
Il terzo giorno non ci siamo dati appuntamento e infatti non lo vidi nel giardino. Iniziai a cercarlo per tutta l'accademia. Finalmente lo vidi era insieme al principe Bright. " Li osservai entrambi per qualche minuto erano sorridenti. Da quando ci siamo iscritti all'Accademia i due hanno molto legato fra di loro. Anche Bright deve essersi accorto che Shade non era come appariva "minaccioso" è un principe anche lui dopotutto e avranno di certo interessi comuni. Aspettai il momento giusto per parlare da sola con Shade. Si fece sera e finalmente si distaccò dal principe Bright. "Shade" gli corsi incontro. "Non dovevamo vederci oggi?"
"In verità no ti ho chiesto di prendere il tuo tempo" ribatté in tutta fretta. "Sono pronta... Credo" risposi subito di rimando. "E cosa hai appreso?" Mi domandò incuriosito. "Le mie erano solo fantasie di una bambina che non voleva crescere" risposi sincera. "Avevo una visione dell'amore che non corrispondeva alla realtà" "Domani rifarò il compito questa volta sarò sincera con i miei sentimenti. Vorrei che fossi tu a leggere per primo. La dedicherò a te che mi hai aiutato a comprenderne il significato Shade". Shade mi guardò intensamente, non si aspettava di certo che gli avrei dedicato il tema. Lo salutai e me ne andai a letto.
Rein...devi farcela ascolta il tuo cuore e andrà tutto bene. È molto più difficile prendere sonno quando i pensieri ti albergano nella mente e così mi misi a scrivere...
Vorrei poter essere sincera sull'amore. Sono sempre stata attratta dalla figura del principe. Quando poi il principe non era altro che una fantasia data dalla mia testa per sfuggire alla complessità dell'amore. Forse ho paura dell'amore? Intendo quello vero quello più complicato. Sono stata cieca nei confronti dell'amore, vero, perché troppo impegnata a raggiungere una fantasia che era impossibile da concretizzare.Si il principe che salva la principessa. La mia mente divagò a quelle parole. Non è mai stato Bright a salvarmi. Una volta nel regno della luna avevo espresso un desiderio ma questo ha sempre fatto un buco nell'acqua. Ero troppo piccola per capire e mi arrabbiai. I desideri non sempre si avverano. O forse era solo un capriccio il mio? Ancora non so dare risposta... Le cose non si programmano a proprio piacimento. Ora che ci penso Sono stata salvata numerose volte e credo di non essere mai stata davvero riconoscente. Grazie a lui ho capito che l'amore non è fatto di "e vissero felici e contenti." È un qualcosa di "diverso" che non leggi nelle fiabe che ti raccontano da bambina. Vorrei essere una Rein più matura d'ora in avanti non mi lascerò più andare a fantasie nate dalla mia immaginazione Ora avevo davvero finito. Mi sento come la bella addormentata che dal lungo sonno si risveglia Finì di rileggere le ultime righe e sorrisi tranquilla. Ora devo solo consegnarlo. "Tanta fatica per un solo compito" Il mattino seguente speravo di trovarlo nella serra. Lo chiamai a gran voce. Qualche goccia scese giù bagnando le piante che erano attorno. Stava iniziando a piovigginare. "Sono qui Rein" mi fece cenno di seguirlo dentro la serra. " Ecco qui, finito" consegnai il compito a Shade che lo guardò incuriosito. "su dai leggilo" lo spronai entusiasta. "ma qui non so se è il posto adatto" rispose lui calmo. "Va bene qualunque" ridacchiai felice. "Va bene". Lo guardai leggere concentrato era davvero bello, non mi era mai capitato di vederlo così. Forse quando l'ho fantasticato come principe della luna. Si avevo fantasticato anche su di lui. "La figura del principe" aveva fatto ritorno. Ma Shade è molto più di un principe è profondo, intenso ed è intelligente a volte sembra leggermi dentro. Da sopra la superficie non riuscivo a vederlo. "Eclipse" era la sua copertura ma era in quei momenti che sapeva essere davvero se stesso. Senza gente a giudicarlo senza l'etichetta del principe. "Rein..." Lo disse con voce flebile. Era come in conflitto con sé stesso. "Il compito va bene, recupererai la media stai tranquilla". "Ma non si tratta solo di un voto c'è molto di più" risposi evitando il suo imbarazzo. "stando con te ho capito molte cose, ti sei aperto come non avevi mai fatto prima ti sono riconoscente" Shade mi guardava intensamente "anch'io sono stato bene." Era riluttante a esprimere qualsiasi emozione. "Vorrei che ci fosse una possibilità di riscoprirsi". Mi avvicinai. Lui era a disagio visto che ero a pochi centimetri di distanza. Shade indietreggiò avevo solo un pensiero quello di baciarlo, brava Rein lasciati ancora trascinare dalle emozioni . Mancava così poco a sfiorare la sua bocca. "Rein..." Mi chiamò era anche lui cosciente del momento e a cosa avrebbe portato "non ti piaccio?" Chiesi ingenuamente. Sapevo che la paura di un rifiuto avrebbe preso il sopravvento. " " . "Non è questo..." Continuai questa volta piagnucolando. "Se non mi vuoi basta dirlo" non sapevo cosa mi fosse preso. Sembravo di nuovo una bimba che faceva i capricci non ottenendo il suo giocattolo. "guardami Shade" lo dissi per attirare la sua attenzione. "Ma ti sto guardando" mi rispose lui.. "mi trovi carina? ." Pensai che la mia insicurezza era troppo e stavo sfogando tutto su Shade. "Ecco...non penso che tu non sia carina..." Rispose imbarazzato non sapendo più come.uscirne. "quindi hai davvero pensato che io fossi carina in tutto questo tempo?" ero al settimo cielo dopo la sua ammissione. "In cosa mi sono cacciato" rispose arrendevole Shade. "Non riuscivo a capire che cosa provassi prima ma ora penso di averlo capito" dissi tranquilla "pensavo di avere tutto sotto controllo quando è iniziata questa faccenda, ma ho abbassato la guardia.". Shade si divincolò lasciandomi sola e senza voltarsi indietro. "Ora mi odierà per quello che ho provato a fare"
In quei giorni dopo quel episodio accaduto nella serra Shade mi evitava, era sempre cordiale ma non avevamo più momenti solo per noi. Io continuai a fare il mio lavoro di giornalista ma anche quello non mi faceva distogliere dai pensieri. Sapevo che non sarebbe tornato tutto come prima. Bright non mi cercava se non prendevo io l'iniziativa e questo confermò tutto quello che pensavo. Il tema è andato bene il professore mi guardò soddisfatto. "sei cresciuta Rein". Ero soddisfatta e volevo festeggiare il mio ritorno alla media alta. "Tutto grazie a Shade" ero felice ma malinconica allo stesso tempo. Se gli avessi parlato avrebbe sorriso e si sarebbe congratulato. Una reazione normale e contenuta. Per il bene di mia sorella Fine la mia determinazione è andata a scemare. Credevo di essere più forte invece mi sono scoperta fragile. Forse sei tu Shade che mi fai sentire così ... Al solo pensiero mi veniva da piangere. Eppure mi chiedo dopo quello che è quasi successo nella serra come poteva essere così indifferente. Lui non ha mai dimostrato indifferenza nei miei confronti. Ora che non sono indifferente nei suoi riguardi mostra indifferenza? Sono confusa. Il suo avvicinamento a fine è stato prima di iniziare l'accademia e penso si sia consolidato subito dopo iniziati gli studi. Mi dovrò rassegnare.. Rein sei troppo precipitosa cerca di calmarti e ragionare un attimo sulla questione.
Edited by Jet_love - 6/10/2023, 01:33
|
|